"Money can't buy happiness but it can buy a uke which is basically the same thing."
Devo ammettere che questo commento trovato sotto un video tutorial di una canzone arrangiata per ukulele non ha tutti i torti.
Inizialmente avevo pensato di prendere un'altra chitarra da lasciare a casa dei miei, poi mi era venuta l'idea di prendere un ibrido (un guitalele), ma alla fine ho ceduto al fascino di questo strumento compatto e dinamico.
Nemmeno a farlo apposta, sarà interessante sapere che in lingua hawaiana la parola ukulele ha il significato di "pulce saltellante", nome che probabilmente è collegato alla velocità con cui viene suonato.
Inizialmente avevo pensato di prendere un'altra chitarra da lasciare a casa dei miei, poi mi era venuta l'idea di prendere un ibrido (un guitalele), ma alla fine ho ceduto al fascino di questo strumento compatto e dinamico.
Nemmeno a farlo apposta, sarà interessante sapere che in lingua hawaiana la parola ukulele ha il significato di "pulce saltellante", nome che probabilmente è collegato alla velocità con cui viene suonato.
Esistono diversi tipi di ukulele: sopranino, soprano, concerto, tenore, baritono.
- Il sopranino, il modello più piccolo (43 cm) e dal suono molto acuto è sicuramente il più semplice da trasportare, ma forse anche il più difficile da suonare per le dimensioni estremamente ridotte.
- Il soprano, l'ukulele classico, sempre di dimensioni ridotte (58 cm), poco dispendioso, ma adatto anche ai principianti.
- Il concerto, che è quello che ho preso io, che non si differenzia troppo come dimensioni dal soprano ma ha un suono più basso.
-Il tenore che è più grande nelle dimensioni (66 cm) e si caratterizza per un suono profondo, sembra essere il modello per il quale l'ukulele si è diffuso dal 1920 in poi.
-Il baritono è per dimensione (74 cm) e per sonorità quello più simile a una chitarra, ma è anche il modello meno diffuso. Da quel poco che ho visto è quasi come una chitarra a 4 corde, quindi l'ho scartato subito. Il divertimento sta nella novità!
Di seguito un video molto carino dove vengono presentati i vari modelli. (manca solo il sopranino!)
- Il sopranino, il modello più piccolo (43 cm) e dal suono molto acuto è sicuramente il più semplice da trasportare, ma forse anche il più difficile da suonare per le dimensioni estremamente ridotte.
- Il soprano, l'ukulele classico, sempre di dimensioni ridotte (58 cm), poco dispendioso, ma adatto anche ai principianti.
- Il concerto, che è quello che ho preso io, che non si differenzia troppo come dimensioni dal soprano ma ha un suono più basso.
-Il tenore che è più grande nelle dimensioni (66 cm) e si caratterizza per un suono profondo, sembra essere il modello per il quale l'ukulele si è diffuso dal 1920 in poi.
-Il baritono è per dimensione (74 cm) e per sonorità quello più simile a una chitarra, ma è anche il modello meno diffuso. Da quel poco che ho visto è quasi come una chitarra a 4 corde, quindi l'ho scartato subito. Il divertimento sta nella novità!
Di seguito un video molto carino dove vengono presentati i vari modelli. (manca solo il sopranino!)
Ma come nasce questo strumento?
Nell'immaginario collettivo l'ukulele è uno strumento hawaiano, invece non è così!
L'ukulele sembra sia nato dalla fusione di strumenti originari del Portogallo come il cavaquinho e la braguinha, infatti fu costruito nel 1879 da tre immigrati portoghesi (Augusto Dias, Jose do Espirito e Manuel Nunes) esperti musicisti originari di Madeira che raggiunsero le Hawaii per andare a lavorare nei campi di canna da zucchero.
L'ukulele sembra sia nato dalla fusione di strumenti originari del Portogallo come il cavaquinho e la braguinha, infatti fu costruito nel 1879 da tre immigrati portoghesi (Augusto Dias, Jose do Espirito e Manuel Nunes) esperti musicisti originari di Madeira che raggiunsero le Hawaii per andare a lavorare nei campi di canna da zucchero.
Ultima pillola:
per i gattari come me che hanno iniziato da poco a strimpellare un ukulele e hanno difficoltà a ricordare il nome delle note in standard tuning consiglio di ricordarlo con questa frase "Good Cats Eat Anchovies", infatti l'accordatura standard è in G C E A (sol4 do4 mi4 la4).
per i gattari come me che hanno iniziato da poco a strimpellare un ukulele e hanno difficoltà a ricordare il nome delle note in standard tuning consiglio di ricordarlo con questa frase "Good Cats Eat Anchovies", infatti l'accordatura standard è in G C E A (sol4 do4 mi4 la4).
Il mio Uki |
Che carina la pulce saltellante! 🤣
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